di: Andrea Spinelli Barrile | 17 Luglio 2024
Il Fondo internazionale per lo sviluppo agricolo (Ifad) e il governo del Senegal hanno firmato un accordo finanziario, dal valore di 27,8 milioni di euro, per finanziare il Programma di resilienza del sistema alimentare (Fsrp), che mira a raggiungere 600.000 partecipanti, tra cui produttori e trasformatori su piccola scala, membri di organizzazioni di produttori e imprese agricole micro-piccole e medie. Lo si apprende da un comunicato ufficiale Ifad.
L’economia del Senegal si basa principalmente sull’agricoltura, ma nonostante la possibilità di sostituire le importazioni con la produzione locale, il paese rimane un importatore netto di prodotti alimentari a causa della crescita demografica e dell’urbanizzazione: il settore agricolo in Senegal sostiene il 62% della popolazione rurale e impiega oltre il 38% della forza lavoro totale. Matteo Marchisio, direttore nazionale dell’Ifad in Senegal, ha spiegato che si tratta di “un programma olistico che affronta tutte le dimensioni della resilienza agli shock esterni e i vari aspetti dell’insicurezza alimentare, della produzione agricola, della ricerca, della commercializzazione, delle politiche pubbliche e dei finanziamenti” un progetto che, occupandosi di diverse aree, affronta le cause alla base delle crisi alimentari, contribuendo a prevenire l’insicurezza alimentare su scala regionale. L’obiettivo è rafforzare la resilienza dei sistemi alimentari, migliorare la sostenibilità e l’adattabilità della base produttiva dei sistemi alimentari e facilitare l’integrazione del mercato alimentare nella regione.
Il progetto sarà implementato a livello nazionale ma si concentrerà principalmente sulla regione occidentale, sulla regione di Niayes e sulla regione meridionale del Senegal: “il contributo dell’Ifad mirerà a rafforzare le capacità delle organizzazioni dei produttori di adottare pratiche e tecnologie climaticamente intelligenti e agroecologiche” ha specificato Marchisio.
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