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Africa: Banca Mondiale, l’area subsahariana è più resiliente a shock

di: Gianfranco Belgrano | 17 Luglio 2024

Il rapporto annuale della Valutazione delle Politiche e delle Istituzioni dei Paesi (Cpia) per l’Africa ( Country Policy and Institutional Assessment) conferma che le nazioni della regione subsahariana hanno affrontato il 2023 con successo grazie a riforme economiche e sociali credibili. Secondo il rapporto elaborato da Banca Mondiale, i governi e le banche centrali della regione hanno iniziato a concentrare l’attenzione non solo sulla gestione degli shock globali, ma anche sulla costruzione di credibilità, capacità e trasparenza. Questo è evidenziato dalla forte performance della regione su diverse misure di indipendenza delle banche centrali, una caratteristica istituzionale che migliora la capacità dei paesi di ridurre l’inflazione e di migliorare la percezione del rischio da parte degli investitori. Tuttavia, la scarsa trasparenza e l’inadeguata supervisione giudiziaria, sottolinea ancora Banca Mondiale, hanno limitato i progressi.

Nonostante i miglioramenti, le sfide persistono, soprattutto per i governi che affrontano vincoli di bilancio legati agli alti costi del servizio del debito, i quali dovranno lavorare maggiormente per attrarre investimenti del settore privato per stimolare la crescita economica. Il Cpia è uno strumento di diagnosi annuale per i Paesi idonei al finanziamento da parte dell’Associazione Internazionale per lo Sviluppo (Ida), la branch della Banca Mondiale che aiuta i Paesi più poveri del mondo. Il rapporto 2024 valuta la qualità delle politiche e delle istituzioni in tutti i 39 paesi dell’Africa subsahariana idonei all’Ida per l’anno solare 2023, assegnando punteggi su una scala da 1 (basso) a 6 (alto) in 16 dimensioni che riflettono quattro aree: gestione economica, politiche strutturali, politiche per l’inclusione sociale ed ‘equità, e gestione del settore pubblico e istituzioni.

I punteggi complessivi medi del Cpia sono rimasti stabili a 3,1, lo stesso punteggio aggregato degli ultimi due anni. Un’analisi più dettagliata delle valutazioni dei Paesi rivela che l’Africa subsahariana ha raggiunto il punteggio medio complessivo dei paesi Ida nel resto del mondo grazie a riforme delle politiche sociali, miglioramenti credibili della politica fiscale e disposizioni istituzionali per promuovere la stabilità economica e la trasparenza.

“Il riesame del Cpia offre l’opportunità di identificare aree di debolezza relativa e di impegnarsi in un dialogo sulle riforme politiche che possono produrre migliori risultati di sviluppo” ha affermato Andrew Dabalen, Capo Economista della Banca Mondiale per l’Africa.

Dal rapporto 2024 emerge con forza la necessità di attrarre e sostenere maggiori investimenti del settore privato. “Gli investimenti del settore privato dovranno aumentare dopo anni di crescita degli investimenti provenienti dal settore pubblico” ha dichiarato Nicholas Woolley, autore principale del rapporto Cpia. “Alti tassi di interesse e debito pubblico – ha aggiunto – significano che il settore pubblico non può continuare a sostenere il peso maggiore, ma ci sono enormi opportunità legate al commercio e all’economia digitale”.

In questo contesto, i punteggi del Cpia possono fornire indicazioni agli investitori internazionali e alle imprese sulla qualità delle istituzioni e sull’efficacia delle riforme recenti, elementi che talvolta impediscono ai partner interessati di avviare nuove attività nella regione.

I punteggi dettagliati per tutti i 39 paesi della regione subsahariana sono disponibili online sul sito della Banca Mondiale. Il rapporto è stato lanciato oggi ad Accra, in Ghana, da Dabalen, con una tavola rotonda sulle politiche per promuovere la crescita del settore privato.

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