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Zimbabwe: “scommessa” su un regime monovalutario

di: Enrico Casale | 8 Luglio 2024

Il presidente dello Zimbabwe, Emmerson Mnangagwa, ha dichiarato che la nuova valuta nazionale, sostenuta dalle riserve auree, rimarrà l’unica moneta legale entro il 2030 e finirà quindi l’attuale sistema multivalutario. Il cambiamento significherebbe che i dollari Usa, ora utilizzati in oltre l’80% delle transazioni, non sarebbero più consentiti. Lo scorso ottobre, Mnangagwa ha esteso l’uso del dollaro di cinque anni fino al 2030, in una mossa volta a placare le crescenti preoccupazioni sui cambiamenti imminenti della politica valutaria.

Intervenendo a un evento tenutosi ieri a Mutare, dove ha presieduto alla messa in funzione di un impianto di lavorazione di succhi di frutta e acqua, Mnangagwa ha sottolineato l’importanza dello ZiG, abbreviazione di Zimbabwe Gold, in sostituzione del dollaro statunitense.  “Tra due anni, in effetti due anni sono troppi, lo ZiG sarà disponibile in ogni parte del Paese – ha detto Mnangagwa -. Ci stiamo arrivando. Quando lo ZiG sarà disponibile in ogni parte del Paese in tutte le denominazioni, comprese le monete di piccolo taglio, allora io come Presidente dichiarerò un regime monovalutario”.

Lo ZiG è il sesto tentativo della nazione in 15 anni di avere una valuta locale. Lanciato all’inizio di aprile, è sostenuto da 2,5 tonnellate di oro e 100 milioni di dollari in riserve in valuta estera detenute dalla banca centrale.

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