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Africa: AfDB mette in campo un piano per attrarre investimenti

di: Gianfranco Belgrano | 3 Giugno 2024

Per far fronte alle sfide che il continente ha davanti e che anche l’Africa Economic Outlook ha confermato, il presidente della Banca africana di sviluppo (AfDB), Akinwumi Adesina, ha reso pubblico proprio in occasione della presentazione dell’Outlook03 un programma in cinque punti pensato per attrarre investimenti del settore privato e accelerare in questo modo la trasformazione economica di cui il continente ha bisogno. Nella stessa occasione Adesina ha invitato le leadership africane a mettere in campo cambiamenti e riforme senza le quali sarà impossibile portare a termine le soluzioni messe in campo.

“Solo così il Gruppo della Banca africana di sviluppo potrà davvero contribuire a trasformare l’Africa attraverso il settore privato”, ha detto Adesina auspicando la trasformazione della stessa AfDB da istituzione finanziaria guidata dal settore pubblico a istituzione più guidata dal settore privato. “Ciò richiederà un cambiamento degli strumenti e dei processi per diventare più agili e più adatti al settore privato”.

Il piano in cinque punti prevede: 1) la preparazione di progetti bancabili in grado di attrarre investimenti, attraverso l’aggregazione e l’aumento di scala delle strutture di preparazione dei progetti che attualmente sono diverse; 2) la Banca aggregherà tutte le sue garanzie di rischio parziale e di credito parziale fornendo  una mitigazione del rischio su scala agli investitori in una piattaforma di garanzia autonoma per l’Africa (Gpa); 3) la creazione di un’agenzia di rating africana indipendente per fornire valutazioni eque dei rischi in Africa e per agire come strumento controfattuale rispetto alle attuali distorsioni nei rating del credito dei soggetti sovrani e non sovrani africani; 4) il rafforzamento dell’Africa Investment Forum, affinché continui a svolgere un ruolo significativo e strategico come mercato per gli investitori; 5) l’AfDB aumenterà i finanziamenti al settore privato triplicando le operazioni di finanziamento non sovrano fino a raggiungere 7,5 miliardi di dollari all’anno nel prossimo decennio.

Adesina ha aggiunto poi che l’Africa ha oltre 2.500 miliardi di dollari di asset gestiti da fondi pensione, fondi sovrani, compagnie assicurative e risparmi collettivi e ha sottolineato quanto potrebbe essere trasformativo sfruttare in modo creativo questi fondi per lo sviluppo.

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