di: Andrea Spinelli Barrile | 29 Febbraio 2024
Il gruppo minerario AngloGold Ashanti ha prodotto 1,54 milioni di once d’oro nelle sue attività in Africa nell’anno 2023. Si tratta di un calo del 6% su base annua. Lo si apprende dal rapporto preliminare pubblicato dalla società.
Il calo della produzione attribuibile ad AngloGold è spiegato dall’andamento delle miniere di Geita, Siguiri e Obuasi:. Rispetto al 2022, la produzione di oro è diminuita del 7% nella miniera di Geita in Tanzania, attestandosi a 485.000 once, a Obuasi in Ghana sono state prodotte 224.000 once, in calo del 10% su base annua, e 221.000 once a Siguiri in Guinea, in calo del 21%. Gli aumenti dell’8% nella miniera ghanese di Iduapriem (268.000 once) e del 2% nella miniera di Kibali nella Repubblica democratica del Congo (343.000 once) non sono stati sufficienti a compensare.
Nonostante la diminuzione della produzione di oro africano, il continente rappresenta ancora più della metà della produzione attribuibile ad AngloGold Ashanti: la società ha prodotto 2,59 milioni di once nel 2023, in linea con le sue linee guida ma in calo del 3% su base annua. Anche le previsioni per il 2024 sono riviste al ribasso, con una previsione di 2,2-2,4 milioni di once, rispetto a 2,5-2,7 milioni di once del piano minerario iniziale, in particolare a causa dell’attuazione del regime di manutenzione, nell’agosto 2023, della miniera Córrego do Sítio in Brasile.
AngloGold Ashanti controlla il 45% della miniera di Kibali, l’85% della miniera di Siguiri e il 100% delle miniere di Geita, Obuasi e Iduapriem. Possiede inoltre tutte o la maggior parte delle azioni delle miniere d’oro in Australia, Brasile e Argentina.
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