di: Gianfranco Belgrano | 27 Febbraio 2024
La spesa per l’istruzione da parte dei governi africani come percentuale del Pil è rimasta stabile al di sotto del 4%, secondo il Rapporto Unesco sull’Educazione Finanziaria 2023, pubblicato nei giorni scorsi. Lo ricorda in un suo servizio Semafor Africa sottolineando come l’Unione Africana abbia dichiarato il 2024 “Anno dell’Istruzione”. La stessa Ua ha contestualmente chiesto a tutti i governi di accelerare gli investimenti nell’istruzione, anche di fronte a crisi economiche, sociali, climatiche e sanitarie, per raggiungere uno sviluppo sostenibile.
I dati più recenti mostrano che la spesa è rimasta al 3,7% del Pil tra il 2012 e il 2021, crescendo complessivamente in quel periodo di circa il 28,5% a 158 miliardi di dollari. Dei 54 Paesi del continente solo 12 hanno destinato almeno il 15% della spesa pubblica totale e almeno il 4% del Pil all’istruzione.
Fanalino di coda in questa classifica è stata l’Africa centrale, un po’ meglio è andato in Africa orientale e occidentale (con spesa procapite compresa tra i 70 e i 90 dollari); restando all’Africa subsahariana, il primo posto è andato alla regione australe con una spesa media che nel 2021 si è attestata a 186 dollari.
Secondo il rapporto dell’Unesco, sarebbero necessari ulteriori 77 miliardi di dollari all’anno per raggiungere gli obiettivi sull’istruzione e fornire un’istruzione di qualità per tutti.
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