di: Redazione | 7 Ottobre 2015
A AUSTRALE – Saranno compresi tra 114 e 223 miliardi di dollari gli investimenti della Comunità per lo sviluppo dell’Africa australe (Sadc) per il miglioramento delle prestazioni energetiche entro il 2017.
Lo ha annunciato la Sadc in un nuovo rapporto reso noto durante una conferenza a Città del Capo (Sudafrica), il “Renewable energy and energy efficiency status report “ 2015.
Il settore energetico è al centro delle preoccupazioni della maggior parte dei paesi dell’Africa australe, dove si verificano frequenti black-out a causa dell’incapacità delle esistenti infrastrutture di soddisfare la domanda. Anche tra i paesi più sviluppati dell’Africa sub-sahariana, come il Sudafrica o la Namibia, la fornitura di energia è carente e di scarsa qualità, con conseguenze negative sull’economia.
I governi della Sadc guardano sempre di più alle energie rinnovabili: l’idroelettricità è già la principale fonte di produzione energetica della regione, con il 23% della capacità prodotta, ma potrebbe essere sfruttata ulteriormente, per produrre fino a 41.000 megawatt (contro 12.000 attualmente) senza considerare l’estensione sul fiume Congo, secondo il rapporto.
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