di: Redazione | 22 Dicembre 2022
Un’indagine sul clima della Banca europea per gli investimenti (Bei) condotta in dieci Paesi africani nel 2022 mette in guardia dalle ripercussioni del cambiamento climatico sulla vita quotidiana delle popolazioni, sui loro redditi e sulla necessità di sviluppare il settore delle energie rinnovabili.
“Condotta in collaborazione con la società di ricerche di mercato Bva, la prima edizione africana dell’indagine sul clima della Bei – spiega la stessa banca, braccio finanziario dell’Unione europea – mira a informare il dibattito generale su atteggiamenti e aspettative in termini di azione per il clima”. La stessa fonte aggiunge che più di 6 mila intervistati, dai 15 anni in su, provenienti da 10 Paesi africani, hanno preso parte al sondaggio tra il 1° agosto e il 25 agosto, con un panel rappresentativo per ciascuno dei Paesi presi in esame. “I risultati dell’indagine arrivano in un momento critico per l’Africa, dopo la Cop27 dove la mobilitazione delle risorse per la mitigazione del riscaldamento globale e l’adattamento ai suoi effetti sono stati al centro dei dibattiti con la conclusione di un accordo decisivo su un nuovo fondo per i Paesi vulnerabili duramente colpiti dai disastri climatici” rileva la Bei.
Secondo questo studio, l’88% degli africani intervistati ritiene che il cambiamento climatico stia già avendo un impatto sulla loro vita quotidiana, mentre il 61% di loro ha affermato che il loro reddito o i loro mezzi di sussistenza ne hanno risentito. Alla domanda su quale fonte energetica dovrebbe investire il proprio Paese, il 76% degli africani intervistati ha affermato che la priorità dovrebbe essere data alle rinnovabili, molto prima dei combustibili fossili (13%). [Da Redazione InfoAfrica]
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