di: Redazione | 5 Maggio 2015
KENYA – Il governo di Nairobi ha proposto di introdurre una norma che preveda per le compagnie impegnate in attività esplorative di petrolio a dover essere partecipate almeno per il 5% del loro capitale sociale da investitori locali, oltre che a utilizzare fornitori e manodopera locale.
A darne notizia è l’agenzia di stampa internazionale Reuters, che cita il primo segretario del ministero del Petrolio e dell’energia, Joseph Njoroge, secondo il quale la proposta è stata inserita all’interno del progetto di riforma legislativa dell’industria petrolifera che il Parlamento keniano dovrebbe approvare entro agosto.
“Incoraggerà l’utilizzo di risorse locali – ha detto Njoroge – qualsiasi cosa che sia disponibile localmente dovrà avere la precedenza su ciò che viene da fuori, siano risorse, apparecchi o capitale umano”.
In base a quel che viene reso noto, il regolamento prevede inoltre che, entro 10 anni dall’inizio delle attività esplorative, le compagnie petrolifere dovranno fornirsi localmente per una percentuale compresa tra il 60 e il 90% di beni e servizi, mentre il personale dovrà essere composto tra il 70 e l’80% da manodopera locale.
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