di: Redazione | 4 Marzo 2015
MOZAMBICO – Il Centro per la promozione degli investimenti mozambicano (CPI) ha approvato lo scorso anno 427 progetti, per un valore totale di 6,34 miliardi di euro. Si tratta di una cifra in netta crescita rispetto al totale del 2013 (3,77 miliardi), dato che ha sorpreso gli esperti in quanto contrastante con le normali tendenze degli anni elettorali (come quello appena concluso in Mozambico).
“Le nostre aspettative sono state superate, perché ci attendevamo un calo – poi non avvenuto, rispetto al 2013”, ha spiegato Lourenço Sambo, direttore generale dell’agenzia governativa. Il risultato inatteso è stato da lui attribuito al boom nel settore minerario, soprattutto nel comparto carbonifero, che ha a sua volta incentivato lo sviluppo delle infrastrutture. Alla cifra già calcolata, ha spiegato il manager di CPI, potrebbero poi essere aggiunti ulteriori 817 milioni di euro di nuovi stanziamenti per progetti già esistenti.
Gli investimenti esteri diretti (FDI) hanno – come negli anni precedenti – superato quelli interni, ma solo di poche centinaia di milioni. Sull’ultima voce hanno avuto un impatto decisivo le campagne governative per la creazione di zone economiche speciali, tra cui la principale è quella di Nacala, nella provincia di Nampula. I principali investitori esteri sono stati gli Emirati Arabi (con quasi 796 milioni di euro) le Mauritius (488 milioni, un dato attribuito da Sambo allo status di “paradiso fiscale” dell’isola), il Sudafrica (339 milioni) e il Portogallo (300 milioni).
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