di: Redazione | 1 Settembre 2014
NIGERIA – Sarebbe pari a circa cinque miliardi di dollari, il valore complessivo di quattro blocchi petroliferi e un oleodotto che la multinazionale anglo-olandese Shell è in procinto di cedere ad altrettante società estrattive nigeriane o a consorzi da esse partecipate.
A renderlo noto è stato il quotidiano economico londinese ‘Financial Times’, sottolineando come il valore dei blocchi petroliferi in vendita sia salito drasticamente dalla data dell’annuncio di dismissione da parte di Shell lo scorso anno, dopo la pubblicazione di alcune stime che avrebbero dimostrato la presenza in tali blocchi di ingenti riserve petrolifere.
Le quote che Shell intende vendere riguardano le partecipazioni nelle licenze esplorative OML 18, 24, 25 e 29, dove la Shell detiene il 30% dell’intero pacchetto e opera in consorzio insieme alla francese TOTAL (10%) e all’italiana ENI (5%), nonché alla Nigeria National Petroleum Corporation (NNPC), la compagnia petrolifera statale nigeriana, che detiene invece il 55% delle quote.
Secondo persone a conoscenza dei negoziati in corso tra la Shell e le società interessate, la licenza estrattiva OML 18 sarebbe in vendita per un prezzo intorno a 1,2 miliardi di dollari al consorzio Eroton formato dalla Midwest Oil (società creata nel 2001 da alcuni imprenditori nigeriani e partecipata dal governo dello stato del Delta) e dalla Mart Resources (società petrolifera con sede in Canada operante nel blocco marginale di Umusadege, nello stato sud-orientale del Delta).
La licenza OML 24 sarebbe invece in vendita a un prezzo intorno ai 900 milioni di dollari alla Pan Ocean Oil Corporation, società petrolifera nigeriana creata nel 1973 che già opera alcuni blocchi insieme alla NNPC. La licenza OML 25 sarebbe in vendita a un consorzio guidato dalla canadese Crestar a un prezzo intorno ai 500 milioni di dollari.
Infine, la licenza OML 29 (il blocco più grande) è in vendita insieme all’oleodotto Nembe Creek Trunk lungo circa 90 chilometri e ritenuto un’infrastruttura fondamentale per il trasporto del greggio a un prezzo complessivo di 2,6 miliardi di dollari alle società nigeriane Televeras e Aiteo, entrambe specializzate finora nella compravendita del petrolio.
Confermando le trattative in corso, un portavoce della Shell ha dichiarato che il processo di vendita non si è ancora concluso. Secondo il Financial Times, i portavoce di Total ed ENI non hanno invece commentato le notizie in merito alla vendita delle quote in possesso della Shell nei blocchi operati congiuntamente.
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