di: Redazione | 6 Novembre 2023
Un documento di sei pagine e sette articoli: questo il decreto legge denominato Piano Mattei deliberato dal Consiglio dei Ministri e di cui InfoAfrica ha ottenuto una copia.
Con l’adozione del “Piano strategico Italia-Africa: Piano Mattei”, il governo italiano ha inaugurato una nuova era di cooperazione con il continente africano attraverso. Questo documento programmatico strategico, che prende il nome dall’illustre Enrico Mattei, pioniere italiano nel settore energetico, segna un passo decisivo verso un partenariato rinnovato e più equo tra l’Italia e gli Stati africani.
Il “Piano Mattei” si propone di costruire un nuovo partenariato tra l’Italia e gli Stati del continente africano, con l’obiettivo di promuovere uno sviluppo comune che sia sostenibile e duraturo. Il piano abbraccia una visione olistica che comprende la dimensione politica, economica, sociale, culturale e di sicurezza, e si impegna a favorire la condivisione e la partecipazione attiva degli Stati africani nella definizione e attuazione degli interventi previsti.
Tra gli ambiti di intervento e le priorità di azione del Piano Mattei, si evidenziano settori chiave quali la cooperazione allo sviluppo, la promozione delle esportazioni e degli investimenti, l’istruzione e la formazione professionale, la ricerca e l’innovazione, e la salute. Un’enfasi particolare è posta sull’agricoltura e la sicurezza alimentare, l’approvvigionamento e lo sfruttamento sostenibile delle risorse naturali, la tutela dell’ambiente e l’adattamento ai cambiamenti climatici. Il piano non trascura l’importanza dell’ammodernamento e potenziamento delle infrastrutture, comprese quelle digitali, e valorizza lo sviluppo del partenariato energetico, con un occhio di riguardo verso le fonti rinnovabili.
Un aspetto innovativo del Piano Mattei è il sostegno all’imprenditoria, in particolare quella giovanile e femminile, e la promozione dell’occupazione. Inoltre, il piano si impegna nella prevenzione e nel contrasto dell’immigrazione irregolare, affrontando una delle sfide più pressanti del nostro tempo.
Il decreto legge, agli articoli 2 e 3, annuncia inoltre la creazione di una “Cabina di regia per il Piano Mattei”, un organismo presieduto dal Presidente del Consiglio dei Ministri e destinato a diventare il fulcro operativo per il rafforzamento delle relazioni tra l’Italia e il continente africano. La cabina di regia, che vede la partecipazione di figure chiave del panorama politico ed economico italiano, è stata istituita per assicurare un’efficace attuazione del “Piano Mattei”.
La composizione della cabina di regia è rappresentativa di “un approccio inclusivo e multidisciplinare”: oltre al Presidente del Consiglio e al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, che ne assume la vicepresidenza, vi partecipano altri ministri, il Presidente della Conferenza delle regioni e delle province autonome, il direttore dell’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo, i presidenti di ICE-Agenzia, Cassa depositi e prestiti S.p.A., e SACE S.p.A. A questi si aggiungono rappresentanti di imprese a partecipazione pubblica, del mondo accademico e della ricerca, della società civile e del terzo settore, nonché esperti nelle materie trattate. Il decreto prevede del resto che, entro sei mesi prima della scadenza del Piano Mattei e ogniqualvolta se ne presenti la necessità, la Cabina di regia inizi il processo di aggiornamento del Piano. Questo assicura che il Piano Mattei rimanga un documento dinamico, capace di adattarsi alle mutevoli circostanze e alle emergenti esigenze del partenariato tra Italia e Africa.
In base all’articolo 4 del decreto, i Ministri italiani sono tenuti a fornire, entro sessanta giorni dall’entrata in vigore del decreto, una relazione dettagliata contenente un elenco delle iniziative già programmate o in corso di svolgimento rivolte agli stati africani, con una descrizione precisa delle risorse finanziarie allocate e dei tempi di realizzazione previsti. Inoltre, i Ministri sono invitati a proporre azioni per rafforzare le iniziative esistenti e per lanciare nuove iniziative, anche attraverso la riprogrammazione di fondi già disponibili, e a suggerire linee di azione e riforme per migliorare l’efficacia della collaborazione italo-africana.
Il decreto legislativo che dà vita al “Piano Mattei” stabilisce anche, all’articolo 5, la creazione di una “struttura di missione” dedicata, posizionata all’interno della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Questa struttura è pensata per fornire un supporto organizzativo e strategico essenziale per l’attuazione e il monitoraggio del piano di cooperazione con il continente africano. Dal punto di vista finanziario, la struttura di missione dispone di un budget annuo di 500.000 euro per l’assunzione di esperti, e il finanziamento totale delle sue attività è previsto in 2.643.949,28 euro annui a partire dal 2024. Questi fondi saranno reperiti attraverso una corrispondente riduzione di spesa prevista da altre voci di bilancio, garantendo così un impatto neutro sul bilancio statale. [Da Redazione InfoAfrica]
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