di: Redazione | 20 Marzo 2023
È un’eccellenza industriale della Nigeria, subito dopo il petrolio; ha un’incidenza significativa sul pil nazionale pari a circa un miliardo di dollari secondo stime correnti. Tutto questo è oggi l’industria cinematografica nigeriana, ai più nota con l’appellativo Nollywood, che ora godrà anche del programma promosso tra gli altri dalla Banca africana di sviluppo attraverso il progetto da 618 milioni di dollari “Investment in Digital and Creative Enterprises” (iDICE).
Pochi avrebbero pensato che dal successo di cassetta della prima produzione del 1992 – Living in Bondage – sarebbe nato un colosso di proporzioni ormai simili all’americana Hollywood e all’indiana Bollywood. Anzi, in termini di produzioni Nollywood è oggi la seconda industria cinematografica al mondo e la terza in termini di rimesse generate. Prima ci sono soltanto gli americani e gli indiani.
Questo successo ha innescato una serie di interessi e di appetiti che sono andati oltre i confini della Nigeria, in concomitanza con il miglioramento degli standard di qualità di produzioni che adesso possono contare su un mercato affezionato, su tecnici meglio formati, su strumenti più moderni e su un parco di attrici, attori, registi quanto mai ricco, preparato e motivato.
Di fondo, c’è l’elemento nuovo che Nollywood ha portato con sé fin dagli esordi: la voglia dell’Africa di raccontare se stessa e la possibilità di farlo perché c’è un mercato che nel frattempo asseconda questa spinta e continuerà a farlo perché ha la forza dei numeri, ovvero una classe media in progressivo aumento. “E la Nigeria ne è un esempio” ha detto tempo fa ad Africa e Affari Akim Mogaji, partner di New Media Networks e conoscitore del fenomeno Nollywood. “L’industria cinematografica nigeriana, con la sua voglia di sperimentare e la sua crescente qualità – ha aggiunto Mogaji – ha un valore in termini di qualità e messaggi trasmessi, molto distante dalle etichette riduttive all’interno delle quali in genere viene fatta ricadere. Il cinema e la televisione dell’Africa stanno crescendo, stanno cominciando a loro volta a influenzare il mondo esterno, ne è un esempio Black Panther, ed esigono un approccio molto semplice: ‘Get involved with Africa, not for Africa’”. [Da Redazione InfoAfrica]
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