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Senegal: governo, "le imprese italiane sono le benvenute, ma sono ancora poche"

di: Redazione | 22 Settembre 2015

SENEGAL – “La presenza di imprese italiane è ancora ridotta. Ci sono dei settori, come quello dell’agricoltura e del turismo ancora poco sfruttati e che offrono molto potenziale”, ha detto ad Africa e Affari Saidou Ba, capo del Dipartimento per le Riforme del governo del Senegal, a margine del seminario “EU-Sub-Saharan Africa Days” svoltosi la settimana scorsa a Milano.
Oggi, ha spiegato Ba, le imprese italiane presenti in Senegal sono impegnate soprattutto in settori come l’edilizia e nella produzione di pomodori.
“Il governo offre diverse agevolazioni fiscali a chi vuole investire da noi, specie nei settori dell’agricoltura, della pesca, del turismo, delle telecomunicazioni e della salute. Abbiamo fatto enormi passi avanti anche in termini di snellimento burocratico: oggi in Senegal si può aprire un’impresa in meno di 24 ore grazie al sistema messo a punto dall’agenzia governativa per la promozione degli investimenti. Inoltre non si fa nessuna distinzione tra impiegati stranieri o nazionali”.
Un altro importante fattore di legame tra i due paesi è la diaspora: “La diaspora gioca un ruolo fondamentale nella nostra economia: le rimesse danno denaro alle famiglie, fanno crescere i consumi ma il denaro viene investito anche in altri settori. Stiamo cercando di incentivare chi vuole tornare a fare impresa anche qui, e le imprese italiane in questo posso aiutare attraverso la creazione di partnership”.
Per approfondire:

Leggi il numero dedicato al Senegal e scopri il Piano per il rilancio del paese
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